Principe Harry , Spare - Il minore
- Alessandra Spanò
- 21 gen 2023
- Tempo di lettura: 4 min

RECENSIONE SPARE
Autore Principe Harry
Titolo Spare - Il minore
Edizione italiana 2023
Casa editrice Mondadori
Pagine 540
Copertina rigida
Prezzo 23,75 euro
Alla fine della lettura di “Spare”, possiamo dire di conoscere un po’ meglio il Principe Harry?
È questa la domanda che mi sono posta cercando di non cadere nel tranello della faziosità, così diffusa specialmente lì, sui social, dove la polemica impazza da ben prima che uscissero libro ed indiscrezioni. E che indiscrezioni! Pertanto, in questo mare magnum di giudizi affrettati e sputati anche da tuttologi che ben poco sanno di Royal and…Family, proverò a delineare un profilo, quanto più onesto possibile sul giovane principe, cadetto ma non troppo.
Il libro conta più di 500 pagine e a vederlo, sembrerebbe proprio che Harry abbia tirato fuori un manoscritto ricco di dettagli, racconti, aneddoti, pensieri che possano raccontare per intero e con onestà la sua vita di privilegiato e di “condannato”. Privilegiato perché nato con la camicia, ma con una camicia che ben presto comincia a stargli stretta e, condannato, perché sarà sempre secondo nella vita, dietro il padre ed il fratello a cui sono desinati oneri ed onori del portare la Corona.
Il libro è diviso in tre parti che, molto probabilmente, segnano anche le fasi della timeline in cui il principe ha scandito la sua vita: l’adolescenza, l’esercito e Meghan.
L’adolescenza si apre con il tragico ricordo, per lo più insicuro ed offuscato, della notte in cui Diana morì ed è questo il filo rosso che come un mantra avvolgerà tutte le pagine del libro. Durante l’adolescenza Harry combatte quel pensiero, quel chiodo fisso, quell’assenza, percependone il vuoto, ma preferendo scappare ed evadere, anziché affrontarla ed attraversarla. Eccessi, viaggi, alcool e droghe, sesso and rock&roll non placano il cuor di leone che in petto gli rugge, anzi. La mente del giovane rampollo Windsor comincia a costruirsi un castello di nemici a cui indirizzare rabbia, paranoia, insoddisfazione: la stampa e la famiglia.
Incapace di superare anche i più piccoli ostacoli, oscilla tra il disperato bisogno di attenzioni e l’insoddisfazione per quelle che riceve. È nell’esercito che sembra trovare la sua dimensione, il suo spazio, il suo habitat ben più che in Africa dove rimane affascinato dalle terre del Botswana, ma che una volta abbandonate, lo fanno sprofondare nuovamente nel suo caos fatto di feste, festini, canne e ricordi per lo più sbiaditi. E, dunque, quanto attendibili?
La svolta, tra un trip allucinogeno e l’altro, avviene con un’epifania joyciana in cui, attraverso le storie di Instagram di un’amica comune, intravede il volto camuffato da un filtro simpatico di una donna bellissima, rimanendone folgorato. Ed è qui che la favola ingrana nel più classico dei modi: un love at first sight, travolgente e frenetico. Meghan ed Harry passano rapidamente da uno scambio incessante di messaggi su whatsapp allo scegliere di convivere in vista del matrimonio. Ma, come in tutte le favole che si rispettino, la liaison è osteggiata da un’orda di nemici: i giornali pronti a sparare sul nuovo bersaglio, - la giovane donna americana attrice, divorziata e nera - ; la famiglia silente e passiva di fronte agli attacchi; la matrigna che collabora con i media per scopi personali, al fine di tutelare la propria immagine; i servitori di palazzo pronti a fare le scarpe alla “Riserva”; gli uffici stampa che sabotano i giovani eroi desiderosi di privacy e libertà (come chiaramente scritto nel libro agiografico di Scobie).
Un esercito troppo agguerrito da affrontare, per cui, agli eroi che vogliono vincere la guerra e non la battaglia, non resta che la via dell’esilio volontario in California dove meditazione, cure ayurvediche, maghe, guru, yoga sembrano finalmente dare respiro al Principe ed alla sua amata.
Purtroppo, Spare, non è l’occasione con cui Harry parla davvero di sé, ma al lettore sembra solo di aver sbirciato tra i suoi cahiers de doléances, senza conoscere i suoi reali sentimenti: conosciamo i contenuti di alcune conversazioni private, di alcune chat, di alcune telefonate filtrate unicamente dalla sua memoria (che in più circostanze ammette di essere scarsa…); ma non sappiamo nulla dei suoi sentimenti: com’era il rapporto con la Regina che lo preferiva nitidamente agli altri nipoti? E che cosa ha provato quando è diventato zio per tre volte? Come giocava Carlo con lui quand’era bambino? Come lo abbracciava Diana dopo un litigio con William? Come, dove e quando ha conosciuto Kate? Di quale saggio consiglio del nonno Filippo ha serbato ricordo?
In Spare non vi è traccia di tutto questo, non un briciolo di profondità o di intimità.
In compenso si spazia dai geloni alle parti basse; passando a leoni e volpi aka Diana reincarnata; cioccolata ai funghi a casa di Courteney Cox; al gas esilarante consumato durante il travaglio di Meghan.
Spare è, in definitiva, solo una serie di j’accuse che non lasciano dubbi sul fatto che a trentotto anni, Harry è uscito, sì dalla gabbia dorata made in Buckingham Palace, ma è rimasto prigioniero del lutto non sanato, dell’invidia e del suo trauma così profondamente che alla fine del libro il lettore si augura che quella foto di William ed Harry poggiata sul petto di Diana nel feretro possa essere un memento per la ruota di scorta sul come imparare, finalmente, ad affrontare la vita.
Valentina Ragaglia
Dottoressa in Lettere
Comments