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I MISTERI DELLA RUE LA BRUYÈRE

  • Immagine del redattore: Alessandra Spanò
    Alessandra Spanò
  • 16 lug 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

I MISTERI DELLA RUE LA BRUYÈRE

Desideravo moltissimo leggere questo romanzo per cui la mia gratitudine va @lalepreedizioni che mi ha fatto omaggio di questo prezioso volumetto.

Ringrazio anche l’autore, Vittorio De Martino, che, con grande disponibilità mi ha reso edotta sui retroscena storicamente veri che fanno da sfondo a questo racconto.

✅ La scrittura è sicura e capace di destreggiarsi con grande naturalezza tra registri linguistici diversi;

✅ La realtà e la finzione si fondono molto bene, dando uno scenario credibile e coerente dei vari ambienti storici che si intrecciano nella trama: la “dolcezza di vivere” nella Francia d’ancien régime, l’opulenza dissoluta e decadente dell’illusoria Belle Époque, il consumismo del mondo attuale così pieno di contrasti, in cui, come sosteneva Oscar Wilde si sa il prezzo di qualunque cosa, ma di nulla il valore;

✅ In questa storia il posto da protagonista lo ricopre l’arte squisita di Giovanni Boldini, il ritrattista più celebre nell’Europa di fine XIX secolo, capace di cogliere tutta la grazie e la bellezza delle esponenti più in vista dell’aristocrazia e dell’alta borghesia del suo tempo, ma soprattutto riuscendo a imprimerne su tela l’anima con tutti i suoi segreti;

✅ Le vicende seguono due piani, quello storico-artistico e quello del mistero di un delitto ormai dimenticato: anche su questo fronte l’Autore coniuga senza stonature i due livelli del racconto, passando con fluidità dagli accenti quasi lirici in cui il protagonista, Roberto, si accosta ai preziosi ricordi contenuti nella casa ritrovata, alla consequenzialità logico-deduttiva che lo guida lungo la via della soluzione di un giallo classico in cui sono evidenti i riferimenti ad A. Christie.

✅ I dialoghi gustosi fra Roberto e sua moglie, non solo non spezzano il ritmo della narrazione, ma costituiscono ponti tra i vari passaggi della vicenda, aggiungendo quel pizzico di leggerezza che non guasta per nulla, anzi porta un po’ di luce nelle oscure trame del delitto e dell’avidità umana.

✅ Mi ritrovo molto nell’idea che gli oggetti scelti non a caso o a seconda dei dettami delle mode del momento, ma per la bellezza che irradiano, portino con sé un po’ di noi, e, ancora prima, dei nostri nonni e bisnonni, delle vicende delle vite passate che si riversano nel nostro presente, dei ricordi che rendono i nostri avi vivi e palpitanti nei nostri cuori anche quando la vita per loro si è spenta;

✅ Leggere questo romanzo non è solo fare un giro in un ricco negozio di antiquariato, ma è soprattutto guardare la Bellezza che l’arte trasmette a chiunque abbia vivo in sé il desiderio dell’assoluto e della meraviglia, in un mondo che ci vuole solo indefessi e anonimi consumatori, poveri dentro e vuoti di ogni autentica speranza.




 
 
 

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