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Recensione di coppia: Eva Grippa, Elisabetta e le altre e Enrica Roddolo, Filippo and the queen.

  • Immagine del redattore: Alessandra Spanò
    Alessandra Spanò
  • 9 giu 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Autore: Eva Grippa

Titolo: Elisabetta e le altre - Dieci donne per raccontare la vera regina

Casa Editrice: DeAgostini

Collana:

Formato: brossura

Anno: 2021

Pagine: 319

Prezzo: 17€

Valutazione: 4/5


Il libro di Eva Grippa vuole essere un omaggio alla donna e alla regina Elisabetta, facendola uscire dal mito negativo di donna fredda, insensibile, rigida, anaffettiva, pessima madre e suocera poco invidiabile, ecc., che per anni l'ha avvolta come una leggenda se non proprio nera, almeno grigiastra. A questo ha contribuito sicuramente l'aver scambiato l'autocontrollo e l'attenzione puntigliosa, minuziosa e senza sbavature con cui la regina ha gestito i suoi doveri istituzionali pubblici ed i suoi rapporti con i vari governi che si sono succeduti come sovrana, con un temperamento algido, antiquato e distaccato.

La vita privata dice altro e, sebbene deve restare (o dovrebbe), restare tale, Lilibeth si mostra per quello che la sua natura è: serena, donna di spirito, che ama ridere, chiacchierare, godersi la famiglia, l'intimità con suo marito, le piccole grandi gioie quotidiane, le vacanze e gli sport, i cani ed i cavalli.

Le due figure non sono separate, come in una sorta di schizofrenia, ma semplicemente distinte e convivono armonicamente in un'unica donna, sovrana, moglie e madre (come la definì Churchill), che ha giurato di servire il suo popolo fino al suo ultimo respiro. Elisabetta però non vuole mai dimenticare la sacralità del suo ruolo, i suoi doveri come capo della chiesa anglicana, ma non è sicuramente una donna triste e repressa nei momenti in cui, libera dagli impegni, può fare la cosa che le piace di più, vivere nella sua famiglia, tra i suoi cari.

Il libro di Eva Grippa è una sorta di biografia destrutturata. La regina è raccontata attraverso i rapporti che con lei ebbero dieci donne che hanno rivestito, nel bene o nel male un ruolo importante nella sua vita, determinandone in qualche modo la rotta: la madre, la nonna, la sorella, la figlia, l'americana Simpson e l'americana Markle, le nuore Diana, Sarah e, ahimè Camilla, la commoner principesca Kate Middleton.

Ogni capitolo si apre con una introduzione romanzata, sempre ben scritta, di una scena, un incontro, un ricordo, tra Elisabetta e la comprimaria del momento. Il libro può essere letto a saltare o in modo sequenziale, come si preferisce, perché ogni capitolo è un cammeo a doppio profilo (la regina e "l'altra"), ma l'insieme è comunque armonico e unitario. A corredo un inserto piccolo, ma essenziale, di fotografie della sovrana con le altre co-protagoniste

L'Autrice, inoltre, correda ogni affermazione con le note a fine capitolo e una bibliografia finale, che per quanto forzatamente non esaustiva, dimostra l'attività documentaria e la cura degli apparati che stanno alle spalle del suo lavoro. Peccato manchi un comodo indice analitico dei nomi. Una maggiore scientificità, pur nell'intento divulgativo, avrebbe fatto guadagnare a questo bel libro, secondo il mio parere, la quinta stella.



Autore: Enrica Roddolo

Titolo: Filippo and the queen

Casa editrice: Ed. Cairo

Collana:

Formato: brossura

Anno: 2021

Pagine: 284

Prezzo: 17€

Valutazione: 2/5


Ho sempre pensato che i giornalisti non sono storici e quando scrivono di storia o hanno la pretesa di farlo, o lavorano come gli storici, seguendo cioè la metodologia della ricerca storica, o è meglio, secondo me, che facciano il loro mestiere con cura e dedizione.

Il libro di Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera, mi ha dato l'idea di essere un "libro di occasione", di uno di quei libri che più o meno si abbozzano e si delineano, ma si tengono in un cassetto, in attesa che l'evento giusto lo renda adatto alla svelta per la pubblicazione; ma potrebbe essere anche uno di quelli che si scrivono in fretta e furia in occasione della scomparsa improvvisa di un personaggio famoso. E famoso a livello planetario: il Principe Filippo, duca di Edimburgo, marito della regina Elisabetta II.

Si vedono subito i difetti di questo libro: affrettato, ripetitivo, disordinato, privo di ordine cronologico o anche solo logico, Salta agli occhi l'assenza di un qualche apparato di note e la stessa bibliografia (sebbene di certo non ci si aspetta in casi come questi l'esaustività) è di sicuro fin troppo scarna. L'Autrice si è gettata a corpo morto negli archivi del Corriere e ha saccheggiato a piene mani lunghe citazioni dei colleghi dell'epoca, che descrivono per lo più la timeline degli eventi a cui partecipa la coppia reale nei viaggi (soprattutto sono approfonditi quelli in Italia). La superficialità del racconto è evidenziata dal fatto che la Roddolo non riesce a fondere bene Filippo con tutti gli altri membri della sua famiglia a livello psicologico in modo approfondito, ma solo nell'esteriorità degli eventi esterni. Rimane una patina di nebbia e rimangono molte omissioni (soprattutto riguardo la Principessa del Galles). Senza dire che la pomposa dicitura "ripercorrere la storia del '900" risulta quanto mai stridente se paragonata con il contenuto effettivo del volume.

Rimane tutto a livello di cronaca mondana, non si entra nell'ambito del saggio storico. Forse questo non era l'intento del libro, che magari vuole di proposito essere estremamente divulgativo ed estremamente leggero (non nei toni, ma nei contenuti), un libro da leggere sotto l'ombrellone senza troppe pretese. Se potete, comprate altro.



 
 
 

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